"Bastava dare un’occhiata alle cifre, confrontarle con i fatti, ricostruire organigrammi e cordate per rendere conto dove stava andando il Nord Est. O meglio in quale mare stava e sta affogando. Questo saggio è correttamente impietoso. Non guarda in faccia nessuno e non fa sconti alla cecità della sinistra che si dibatte in una crisi senza precedenti, incapace di arrestare la propria vocazione minoritaria e la conseguente incapacità di contare e di intervenire. Perché è questa la realtà. Prima il doge Galan, ora la camicia verde Zaia hanno avuto la capacità di cancellare le regole della politica, introducendo nella società veneta una sorta di primitivismo culturale a cui nessuno è stato in grado di opporsi".

Massimo Carlotto

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